Nel 2017 le emissioni di gas serra diminuiscono dello 0,3%

Se il Pil del nostro Paese registra un incremento pari a 1,5% le emissioni di gas serra diminuiscono dello 0,3%. Le prime stime delle emissioni nel 2017 mostrano infatti un andamento che sembra confermato anche nel primo trimestre del 2018. Ed è coerente con il trend degli anni passati: già nel 2016 le emissioni totali di gas serra erano diminuite del 17,5% rispetto al 1990, passando da 518 a 428 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, e dell’1,2% rispetto all’anno precedente.

Il principale contributo alla diminuzione delle emissioni di gas serra negli ultimi anni è da attribuire alla crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico), e all’incremento dell’efficienza energetica nei settori industriali.

L’obiettivo dell’Ue al 2020 prevede il 20% dei consumi energetici da fonti rinnovabili

Si tratta di alcuni dati contenuti nell’Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera dei gas serra, presentato a Roma dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Per quanto riguarda gli obiettivi futuri di riduzione delle emissioni di gas serra al 2020, l’Unione Europea prevede il raggiungimento di una quota del 20% di fonti energetiche rinnovabili rispetto al totale dei consumi energetici, riporta Adnkronos. E il pacchetto per il clima e l’energia 2020 prevede per l’Ue un miglioramento del 20% dell’efficienza energetica rispetto allo scenario ‘business as usual’, e una riduzione del 20% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990.

… e del 40% delle emissioni entro il 2030

Gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra al 2030 sono definiti dal pacchetto Unione dell’energia, che prevede una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Per raggiungere l’obiettivo i settori interessati dal sistema di scambio di quote di emissione (Ets: edilizia, agricoltura, rifiuti e trasporti) dell’Ue dovranno ridurre le emissioni del 43% (rispetto al 2005), e quelli non interessati dall’Ets del 30% (rispetto al 2005). Ciò dovrà essere tradotto in singoli obiettivi nazionali vincolanti per gli Stati membri.

Entro il 2020 l’Italia deve ridurre le emissioni dei settori industriali del 13%

Per il raggiungimento di tali obiettivi, a livello Europeo, sono stati adottate la direttiva Eu-Ets per la riduzione delle emissioni di gas serra dei grandi impianti dei settori energetico e industriale e dell’aviazione, e l’Esd (Effort Sharing Decision), che ripartisce, a livello nazionali, gli obiettivi per i settori che non rientrano nell’Ets.

Entro il 2020 l’Italia deve ridurre le emissioni da tali settori del 13% rispetto al 2005. Tale obiettivo, secondo l’Ispra, sarà molto probabilmente raggiunto: infatti negli anni dal 2013 al 2016 le emissioni di tali settori sono state pari in media a 272 Mt di CO2 equivalente, contro un obiettivo al 2020 pari a 291 Mt di CO2 equivalente.