Occhio al pacchetto turistico: il vademecum per una vacanza senza guai

Programmare le proprie vacanze può essere divertente, ma richiede tempo e spesso diventa fonte di dubbi e perplessità sulla meta, gli alberghi da prenotare e la costruzione dell’itinerario. Ecco quindi che per molti nasce l’esigenza di acquistare i pacchetti turistici, nati per facilitare la scelta e soddisfare le passioni e le esigenze di chi parte.

Ogni pacchetto però può comprendere criteri organizzativi e standard differenti, ecco quindi che occorre prestare una grande attenzione nell’affidarvisi. Il rischio di incappare in brutte sorprese che trasformano il sogno della vacanza ideale in un incubo è sempre in agguato.

Le indicazioni dell’Unione nazionale consumatori

A far luce su tutti i fronti, l’Unione nazionale consumatori, che suggerisce a chi parte una serie di precauzioni:

– Richiedere copia del contratto che si sottoscrive, accertando che faccia chiaro riferimento alle offerte contenute nei cataloghi informativi, vincolanti per l’organizzatore.

– Se si sottoscrive una polizza di assicurazione, leggere attentamente le condizioni contrattuali (occhio alle voci che riguardano le franchigie, le spese non rimborsabili, etc.).

– Qualora la destinazione sia un Paese straniero, verificare la necessità di adempimenti burocratici o sanitari (documenti di espatrio, visto di ingresso, vaccinazioni, etc.).

– Opporsi, per iscritto, ad eventuali richieste di ulteriori esborsi da parte dell’agenzia quando mancano meno di venti giorni alla partenza (entro tale termine la legge vieta qualsiasi maggiorazione del prezzo e se l’aumento eccede il 10% del costo complessivo del pacchetto, il consumatore potrà comunque recedere dal contratto).

Le regole della vacanza

Esistono, inoltre, una serie di regole che, secondo l’Unione nazionale consumatori, da seguire anche durante la vacanza.

– Il soggiorno deve svolgersi esattamente come previsto (ogni modifica del programma o della sistemazione alberghiera legittimano il consumatore al rimborso del prezzo per la prestazione non goduta oltre al risarcimento del danno).

– Rivolgersi ai rappresentanti dell’organizzazione sul posto per segnalare ogni difformità rispetto al contratto di viaggio (è utile precostituire la prova scritta delle lamentele inoltrate).

– Documentare gli eventuali disagi tramite fotografie, dichiarazioni sottoscritte da altri turisti, fatture di spesa (saranno indispensabili per ottenere dal Giudice il risarcimento dei danni).

E al rientro?

– Entro 10 giorni dal rientro, nel caso di difformità o disservizi, formalizzare un reclamo con richiesta di rimborso a mezzo lettera raccomandata a.r. indirizzata all’agenzia di viaggi, al tour operator e per conoscenza all’Unione nazionale consumatori.

– Conservare, in ogni caso, il catalogo, la documentazione di viaggio e la documentazione comprovante l’eventuale inadempimento del tour operator.

In molti al rientro dalle ferie si trovano nella situazione di dover esprimere lamentele e dissensi per aver prenotato una vacanza, magari attratti da un prezzo allettante, per poi scoprire al momento della partenza (e in alcuni casi all’arrivo nel luogo di villeggiatura) che si trattava di qualcosa di difforme. Queste le mosse per far valere i propri diritti, anche se la migliore forma di difesa, comunque, rimane la prevenzione. Sarebbe bene diffidare dai prezzi stracciati a fronte di immagini allettanti, così come in caso di annunci on line è sempre meglio chiedere i dati anagrafici e sentirsi anche per telefono.

Altri stratagemmi per la vacanza perfetta?

Non esitare poi a chiedere qualche fotografia in più sia degli esterni che degli interni, fare una ricerca sul web sui siti di recensioni o per avere un’idea generale del posto. Infine, cercare su Google maps l’indirizzo pubblicizzato può rivelarsi utile per assicurarsi della posizione, nonché e dell’esistenza stessa della struttura.